Pubblichiamo per opportuna conoscenza di tutti ciò che la Commissione UE dichiara in tema di prestazione dei servizi. Rendiamo disponibile, pertanto, il comunicato stampa “Una economia dei servizi che lavora per gli europei” emanato in data 10 gennaio 2017 .
In buona sostanza la Commissione fa sapere di aver adottato quattro iniziative concrete da attuare nel campo dei servizi fra cui possiamo annoverare le “Linee di indirizzo per le riforme nazionali in materia di regolamentazione delle professioni”. A tal proposito dopo aver preso in esame la situazione di alcune professioni nel campo della prestazione dei servizi, guide turistiche comprese, si invitano esplicitamente gli stati membri a valutare concretamente la possibilità di intraprendere azioni di aggiustamento e di effettuare delle opportune modifiche per far cadere limiti e barriere all’esercizio delle professioni con ricadute sulla competitività. L’invito èdi fare un uso migliore delle potenzialità del mercato unico per ciò che riguarda i servizi.
Il secondo documento, invece, è una scheda informativa e riassuntiva sotto forma di domande/risposte molto chiare ed esaustive. E’ interessante notare che non tutte le professioni sono state analizzate; si va dalla professione di architetto a quella di commercialista, da quella di ingegnere a quella di guida turistica. La selezione riguarda specifiche professioni (sette in totale) di una certa rilevanza economica e potenzialità in vista di una crescita ulteriore ed in grado di creare occupazione in quattro settori chiave come i servizi alle imprese, edilizia, settore immobiliare e turistico).
Il terzo documento è quello centrale ovvero la “COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI relativa alle raccomandazioni di riforma per la regolamentazione dei servizi professionali”. Dopo aver presentato una analisi comparativa delle professioni nei diversi Stati membri si danno indicazioni (cioè raccomandazioni) su come è possibile migliorare l’accesso e l’esercizio delle professioni stesse a livello nazionale.Per quanto riguarda le guide turistiche si legga, nello specifico, da pagina 29 a 31 senza omettere tuttavia l’interessante preambolo teso a far luce sul tema della regolamentazione dei servizi ed il suo contesto (politico, giuridico, economico).
Ricordiamo che le raccomandazioni (insieme ai pareri) rientrano negli atti non vincolanti delle istituzioni comunitarie ed hanno lo scopo di obbligare il destinatario ad adottare ed uniformarsi ad un comportamento più corrispondente alle esigenze della collettività. Ne consegue dunque che gli atti adottati per rispondere ad una raccomandazione della Commissione UE sono pienamente leciti. Sarà compito del giudice di uno Stato membro tenerne conto qualora dovesse essere chiamato in causa ad interpretare altri atti vincolanti emanati dalle istituzioni comunitarie (es. Direttive) e le norme nazionali.