Questione biglietto gratuito per le guide turistiche al Colosseo-Foro-Palatino

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– GTI prende atto delle nuove disposizioni in merito al rilascio del biglietto gratuito d’ingresso per le guide al Colosseo-Foro Palatino.

Dal 1 dicembre, infatti, sono in funzione presso l’area archeologica suddetta le casse prioritarie dedicate ove poter ritirare il biglietto di ingresso gratuito senza fare la fila.

– GTI accoglie con favore il provvedimento rivolto specificamente ai colleghi abilitati fuori dalla Regione Lazio privati, da mesi e mesi, della possibilità di entrare in possesso della tessera annuale di ingresso gratuito. Si è certamente affrontato con senso pratico, in vista dell’imminente picco stagionale, una questione che avrebbe messo una parte dei colleghi in evidente situazione di svantaggio.

– GTI si impegna a verificare l’efficacia della misura adottata nell’attesa di poter partecipare ad un incontro fra le parti, specialmente ora che il nuovo direttore del Parco Archeologico del Colosseo è stato nominato.

– Preme ricordare, tuttavia, che tale disposizione non potrà e non dovrà essere risolutiva permanendo una evidente discriminazione fra le guide in possesso della tessera annuale e coloro che non ce l’hanno. Per inciso segnaliamo che appartengono al primo gruppo sia guide con abilitazione conseguita nella ex Provincia di Roma, sia guide con abilitazione conseguita in tutte le province della Regione Lazio che, infine, numerose guide con abilitazione conseguita in altre regioni o province al di fuori del Lazio.

– L’art. 3 della legge n. 97/2013, la giurisprudenza costituzionale e quella recentissima del Consiglio di Stato come pure il diritto comunitario sono chiari: il principio di territorialità è venuto a cadere e non possono, di conseguenza, essere adottate misure restrittive e a vantaggio esclusivo di una parte, ragione per cui GTI insisterà per l’abolizione definitiva della card per sostituirla con altri strumenti validi indistintamente per tutte le guide turistiche abilitate.

Sul punto GTI auspica un sollecito ripensamento, diversamente non le resterà che adire gli enti competenti, primo fra tutti l’Autorità Garante per il Mercato e la Concorrenza per segnalare la realizzazione di condotte discriminatorie ed anticoncorrenziali.