Balneari, ambulanti e ora anche le guide turistiche. Della volontà di traghettare l’Italia fuori dal perimetro della normativa Bolkestein – che prevede la liberalizzazione delle licenze – il ministro per il Turismo Gian Marco Centinaio parla da tempo. Ma il riferimento era sempre stato esplicitamente circoscritto agli stabilimenti balneari e all’attività del commercio ambulante; mai si era spinto a ipotizzare una moratoria anche per le guide turistiche. Neppure al TTG, il Salone del Turismo di Rimini, principale appuntamento per gli operatori del settore, del quale a ottobre è stato ospite.
E invece ora, nella sua recente ultima dichiarazione, ecco per la prima volta che il ministro enuncia pubblicamente ciò che molti sospettavano e che GTI – Guide turistiche italiane temeva. Venerdì intervenendo a una tavola rotonda tecnica il titolare del dicastero per il Turismo annuncia la sua volontà di sottrarre anche le guide alla logica della libera concorrenza ed alla libera circolazione dei servizi.
“E’ un grave passo indietro – afferma Simone Franci, presidente di GTI – perché è proprio sulla base del principio della concorrenza che si stimolano gli operatori a offrire ai turisti servizi sempre più qualificati. In ogni ambito, le rendite di posizione demotivano i proponenti e abbassano il livello dell’offerta”. Per questo GTI auspica ci sia un ripensamento e se necessario, come già in passato, agirà con forza e convinzione presso ogni sede competente per evitare questa pericolosa deriva.