Le Associazioni GTI – Guide Turistiche Italiane e AGTAR – Guide Turistiche Abilitate di Roma a seguito dell’articolo pubblicato nel giornale La Repubblica – Edizione di Roma del 07/06/2015 intitolato “Il Quirinale a porte aperte grazie ai volontari Guide in rivolta” a firma della giornalista Sara Grattoggi, esercita il proprio diritto di replica emanando il presente comunicato.
La decisione di non consentire le visite guidate all’interno del Palazzo del Quirinale, appare contraria alla legge e per tale motivo le su indicate Associazioni hanno dato mandato ai loro rispettivi legali, avv. Gianluca Rossoni e avv. Domenico Gaudiello, di verificare in particolare se tale condotta sia conforme al diritto comunitario.
Infatti, ai sensi dell’art. 51 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea e della relativa giurisprudenza della Corte di
Giustizia dell’Unione Europea, la deroga prevista per i pubblici poteri che permette la disapplicazione dei principi di libera
circolazione dei servizi (nel nostro caso quelli forniti dalle guide turistiche) deve essere interpretata in via restrittiva nel senso che deve essere limitata ad attività e funzioni specifiche che comportino l’esercizio di pubblici poteri o giustificata da motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica.
Di contro, il servizio turistico-culturale della sede presidenziale non può collegarsi direttamente all’esercizio di un pubblico potere, pertanto rientra fra i normali servizi professionali che possono essere svolti da tutti i soggetti abilitati secondo la legge e neppure investe situazioni di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica, dato che il Palazzo del Quirinale viene apprezzabilmente reso ancora più fruibile a tutti i visitatori.
Altri due punti inoltre lasciano molto perplesse le associazioni: la messa a disposizione di un servizio di prenotazione obbligatorio a pagamento in capo ad una cooperativa privata (mediante link diretto dal sito istituzionale del Quirinale) senza le necessarie misure di trasparenza e senza che si conosca se tale affidamento sia avvenuto mediante una gara ad evidenza pubblica (su ciò si sta inoltrando un’istanza di accesso agli atti); ed anche il fatto che lo stesso Mibact, con il recente D.M. del 07.04.2015, abbia qualificato il Palazzo del Quirinale fra i siti per i quali, per la sua divulgazione, sia obbligatoria la qualifica di guida specializzata (sito n. 1141 della Regione Lazio), mentre la visita del sito sarà invece condotta da studenti volontari. Si evidenzia inoltre come la fruizione del Palazzo del Quirinale, a differenza di Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama che restano aperti al pubblico una volta al mese e con accompagnamento obbligatorio da parte di commessi interni, sia stata resa ancor più accessibile nello spazio come nel tempo.
Infine, le Associazioni ritengono necessaria una lettura aggiornata in base alla recente giurisprudenza amministrativa del principio di autonomia degli organi costituzionali sancito sin dalla legge n. 1077 del 1948, nella consapevolezza che il Palazzo del Quirinale pur rientrando fra gli edifici in dotazione della Presidenza della Repubblica, sia un bene sottoposto alla fiscalità generale, quindi di tutti cittadini che hanno diritto di scegliere se essere guidati da un professionista abilitato a conoscere il luogo visitato per una sua migliore fruizione, come previsto dall’art. 6 del Codice del Turismo.
Alla luce di quanto sopra, GTI – Guide Turistiche Italiane e AGTAR – Guide Turistiche Abilitate di Roma auspicano un incontro a breve con il Segretariato Generale del Quirinale al fine di chiedere il ritiro del divieto di effettuare visite guidate, onde consentire ai cittadini l’esercizio del diritto di incaricare guide turistiche abilitate ed a quest’ultime di poter liberamente offrire e svolgere i propri servizi professionali secondo quanto stabilito dal diritto comunitario; e, non ultimo, di rendere questa iniziativa generosamente tenuta dal Presidente della Repubblica, che si ringrazia vivamente per la sua sensibilità, un’occasione per accrescere la fama del patrimonio culturale italiano nel mondo ed al contempo per creare rilevantissime opportunità di lavoro per le guide turistiche, soggetti professionalmente preparati per studi compiuti ed esperienza a partecipare alla divulgazione di questo sito di inestimabile valore artistico e culturale.
Roma,10 giugno 2015