COMUNICAZIONE E CHIARIMENTI PER TUTTI I COLLEGHI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE IN G.U. DEL DM “REQUISITI” E RICORSO COLLEGATO
La pubblicazione del D.M. in Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26.02.2016 ha fugato gli ultimi dubbi circa il suo valore normativo e non semplicemente amministrativo generale dell’atto.
Questo D.M. infatti si annovera fra i c.d. regolamenti normativi, avendo in sé le caratteristiche dell’astrattezza, della generalità e dell’innovatività nell’ordinamento giuridico. Il decreto, inoltre, spiega i suoi effetti in riferimento ad un periodo indeterminato di tempo ed è riferibile a soggetti individuabili ex ante.
Ai fini della sua entrata in vigore, dunque, ne consegue la sua soggezione al procedimento d’emanazione ai sensi dell’art. 17 della l.n. 400/88 in combinato disposto con l’art. 7 del d.P.R. n. 1092/1985. Pertanto il Mibact ha provveduto alla pubblicazione del D.M. nella G.U. n. 47 del 26.02.2016, non limitandosi, dunque, ad una semplice pubblicità legale come è avvenuto, invece, per il connesso decreto “siti” del 7 aprile 2015. Tale decreto è stato reso conoscibile mediante comunicazione nel sito internet del Mibact stesso, ai sensi dell’art. 32, comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69, istitutivo del c.d. “albo digitale”.
Il D.M. sull’abilitazione specifica e sui relativi requisiti per il suo ottenimento dunque entrerà in vigore il 12/3, cioè al quindicesimo giorno dalla sua pubblicazione in G.U.
Sino a che non fosse stato pubblicato in G.U., poteva ritenersi percorribile un ricorso in termini più brevi, entro i 60 gg dal 15 gennaio 2015, data del suo ultimo aggiornamento nel sito MIbact al pari di un provvedimento amministrativo generale; questa è la ragione per cui abbiamo comunicato in precedenza le due scadenze per il ricorso (metà e poi a fine febbraio) ad esclusiva tutela delle guide aderenti per evitare di ricorrere fuori termine. Oltre a ciò si è reso indispensabile verificare con congruo anticipo, data la delicatezza della questione che investe anche la possibilità di fare reddito delle guide per la stagione 2016, la consistenza numerica degli aderenti.
Infatti, avendo il ricorso come obiettivo la disapplicazione per violazione di legge di un atto normativo statale emanato d’intesa con le Regioni, è evidente che, al di là delle ragioni in diritto, solo un numero consistente di adesioni potrà in qualche modo aiutare a sensibilizzare il T.A.R. del Lazio che l’azione intrapresa sia anche rappresentativa di una categoria professionale e non solo l’iniziativa di professionisti che agiscono a titolo di difesa del proprio lavoro.
Pertanto, anche alla luce delle numerose domande di adesioni al ricorso che continuano a pervenire, comunichiamo che i termini per l’invio della vostra adesione – nelle modalità precedentemente indicate – si chiuderanno entro la fine di marzo 2016.
Siamo come sempre a disposizione di tutti i colleghi per ulteriori chiarimenti.